FESTA degli AQUILONI
GRAZIE di CURTATONE
(MN)



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Storia della festa
foto e video


La nostra bella avventura è iniziata nel 2012,
per iniziativa del Vescovo emerito di Mantova,
Mons. Egidio Caporello,
che ha scelto il borgo di Grazie come sua dimora.
Al fine di rendere omaggio alla Vergine delle Grazie,
qui venerata nel Santuario mariano più importante della Diocesi,
il Vescovo ha pensato di invitare nel mese di maggio
i bambini con le loro famiglie
per far volare gli aquiloni sul prato della Madonna
e per raccogliersi in preghiera al tramonto davanti al capitello.
L'idea è stata immediatamente accolta con favore
dall'Amministrazione Comunale di Curtatone che ha offerto il patrocinio,
 dalla Pro Loco di Curtatone,
dal Comitato Antico Borgo, dal Gruppo Mamme di Grazie e dai volontari
che si sono fatti carico dell'organizzazione.

La festa è nata così, semplicemente,
con una dimensione quasi famigliare.
Il Vescovo stesso ha acquistato i primi aquiloni
e li ha donati ai bimbi presenti sul prato.







Di anno in anno,
l'iniziativa è andata crescendo ...









Sono stati invitati Erri Besutti, aquilonista di Bonizzo MN
Gianbattista Levati e Giovanni Cortese, aquilonisti di Bergamo
Sandro Lodi Rizzini, aquilonista di Castiglione delle Stiviere MN
che hanno offerto la loro completa generosa disponibilità









Nel 2019 la festa di primavera è stata interrotta da un violento temporale.
Vista la delusione dei bimbi, si è deciso di riproporla in settembre, con grande successo.



Dopo una sospensione di due anni (2020-2021) causa Covid,
nel 2022 la festa è ripresa ed è giunta alla 10a edizione









Bambini,
in questi anni abbiamo imparato una lezione importante:
un temporale può interrompere la nostra festa,
ma, se vogliamo e se non abbiamo paura,
possiamo riprendere da dove ci eravamo fermati,
perché dopo il temporale torna sempre il sereno!!!





LA FESTA E' QUI! VI ASPETTIAMO!














Kite Gator




L’aquilone è allegro quando ostenta i suoi colori e freme nell'aria con impazienza.
Un tempo erano di carta velina, con un’armatura di canne, quasi tutti a forma di rombo, più simili a un pesce piatto che a un alato.
Erano più difficili da maneggiare, c’era uno squilibrio e una contesa tra il peso dell’armatura e la fragilità della carta. Ora sono imbruttiti ma funzionali come detta il progresso. (Luigi Pintor)


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Dipinto di Franco Mora


I figli sono come gli aquiloni.
Arriva il giorno in cui si innalzano e tu devi insegnare loro a volare, tenendoli con quel filo esile che si dipana dalle tue mani. Possono cadere a terra più volte e tu dovrai ripararli e innalzarli ancora nel vento.
Ti chiederanno sempre più spago e per ogni metro che si dipanerà dalle tue mani, il tuo cuore si riempirà di gioia e di tristezza. Via via che l’aquilone si allontanerà, avvertirai che il filo che ti unisce a lui prima o poi si spezzerà e lo vedrai volare libero e solo nel cielo della vita.
In quel momento ti renderai conto di aver assolto il tuo compito di genitore e ti augurerai che il vento sia sempre propizio. (Romano Battaglia)
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Foto di Daniele Curti

Papa Francesco e la "teologia dell'aquilone"
Aflojale que colea!
Dagli corda che scodinzola

"Saper far volare un aquilone. Chi non lo sa far volare, chi non gli sa far riprendere quota, non ci sa nemmeno fare con i piccoli”.
“Quando vuoi far riprendere quota a un aquilone devi capire dove tira il vento, dove lo vai a lanciare. Prova e riprova ed ecco che vola, la corrente lo spinge verso l’alto, poi all’improvviso impazzisce…¡aflojale que colea! Dagli corda perché scodinzola… poi gli dai uno strappo e lo stabilizzi di nuovo”.
“Saper far riprendere quota ad un aquilone. Sapere quando allentare la corda e quando dargli una tirata per stabilizzarlo. E’ un lavoro paziente. Un lavoro che esige un distacco. Ossia, i bambini che accompagno non sono per me, non sono figli miei, sono perché crescano e prendano il volo e poi volino da soli” (2009 Incontro del Card. Bergoglio con padri e figli adolescenti).

«Questo mi ricorda quando eravamo bambini e facevamo volare l’aquilone in una piazzetta vicino a casa. Arriva il momento in cui l’aquilone comincia a fare un movimento a forma di otto e poi inizia a cadere; per evitare questo non bisogna tirare la corda.
“Dagli spago, che scodinzola!” Ci gridavano quelli che ne sapevano più di noi.
Far volare l’aquilone assomiglia all’atteggiamento che bisogna avere nei confronti della crescita di una persona: a volte bisogna darle spago perché scodinzola”.
(Il nuovo papa si racconta, di Sergio Rubìn e Francesca Ambrogetti)



Mariano Bottoli

bianco e nero



colori